martedì 15 ottobre 2013

Quando si esce da un brutto periodo

«Quando si esce da un brutto periodo (e i segni di qualcosa che ha strisciato in te permangono come una dote inalienabile) si resta misteriosamente soli. Deserti di silenzio ti si aprono davanti. I numeri telefonici, improvvisamente, come per una legge di natura, iniziano a cambiare. Trovi la forza per rimetterti in piedi e il tuo quartiere, i luoghi in cui passavi le giornate, l’intera città, ogni cosa si svuota, ti si sottrae da sotto i piedi, diventa inaccessibile. È come se tutti, segretamente, avessero temuto un tuo risveglio dei primi di ottobre».

Nicola Lagioia, «Tre sistemi per sbarazzarsi di Tolstoj (senza risparmiare se stessi)»

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